LINDA CARRARA
Piu l'arte è controllata e meditata piu è libera. (Igor Strawinsky)
Non fare mai affidamento su idee preconcette perchè più guardi più riuscirai a vedere. (Picasso)
BIOGRAFIA
Linda Carrara nasce il 4 dicembre 1984 a Bergamo. Frequenta l’Istituto Statale d’Arte di Monza scegliendo l’indirizzo di Grafica pubblicitaria e grafica d’arte. Nel marzo 2006 si diploma nel “Dipartimento sperimentale d’arte contemporanea” dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, presso la cattedra del Professor Vincenzo Ferrari. Vive e lavora a Milano.
ESPOSIZIONI PERSONALI
2012
-ALCHIMIA DEL BUIO a cura di Annalisa Ghirardi
GiaMaArt Vitulano (BN)
2011
-DIORAMA con testi di Sara Rossotti- Beniamino Sidoti- Serena Valietti
Obraz Gallery - Milano
ESPOSIZIONI COLLETTIVE
2012
-CRISES AND RISES acura di Rossella farinotti
in collaborazione con Artallery e l'Istituto di Cultura Francese di Milano
Palazzo delle Stelline - Milano
2011
-UNONESSUNOCENTOMILA a cura di Annalisa Bergo
Fabbrica Borroni- Bollate- Milano
-ARTE A SUD”
7 sedi espositive e 48 nomi della scena artistica emergente nazionale
a cura di Francesca Londino e Settimio Ferrari
Luoghi espositivi: Baddato, Cardinale, Davoli, Isca sullo Ionio, S. Andrea dello Ionio, S. Caterina dello Ionio, Guardavalle.
-LO STATO DELL'ARTE”
Obraz Gallery - Milano
2010
-PROPOSTE E SPERIMENTAZIONI
12 stanze per 12 artisti a cura di Chiara Massini e Pina Inferrera
Tenuta Bartottina – Novara
-ARCHIVIARTI a cura diI Fiordalice Sette
Fabbrica Borroni.- Bollate Milano
-SFERA CELESTE
9 artisti selezionati da Loris Di Falco tra i partecipanti a Premioceleste 2009
Galleria Obraz – Milano
-TRATTI TANGENTI a cura di Anna Lisa Ghirardi
Giamaart studio - Benevento
-URBAN CODE
Mostra itinerante ospitata nel progetto artistico culturale “Arcanum Naturae”
A cura di Francesca Londino
Palazzo S. Bernardino - Rossano (CS)
Spazioeventi Mondadori, San Marco - Venezia.
2009
-OPEN a cura di S.a.L.e Docks
Magazzini del sale - Zattere Venezia
-IMAGINE la nuova visione della generazione anni ‘80” a cura di Carolina Lio
GiaMaArt- Benevento
-SGUARDI MULTIPLI a cura di Francesca Londino – Rossano (CS) e Ferrara
CONTATTI
Fb: linda carrara
INTERVISTA
D. Cosa ti ha spinto a proiettarti nel mondo dell'arte?
R. ..l'eterna indecisione credo mi abbia avvicinato molto all'arte.
L'arte non richiede risposte precise ma continue domande così, la mia attitudine a farmi domande senza per forza trovar delle risposte precise ha trovato sfogo nell'arte.
Il linguaggio artistico è diventato il mio linguaggio nel quale grammatica, logica, poetica e senso vengono inventati da me e non possono esser tradotti con nessun altro idioma.
D. Come interpreti il concetto di arte nella mostra?
R. Sensazione e sentimenti credo siano elementi fondanti dell'arte.
Unire la parola arte a heart o he art... dove un soggetto rimane sotto inteso, come se oltre alle nostre decisioni ci fosse qualcosa di più grande a muovere le redini del gioco.
L'arte è il soggetto, noi siamo solo delle mani che modellano...che strutturano il discorso in modo da farlo diventar più o meno comprensibile...siamo il cuore che le dona vita.
D. Come nasce e si sviluppa la tua immagine nel mondo dell'arte?
R. Come ogni vita nasce cresce e poi muore.
Il “mondo dell'arte” non è altro che una copertura per delimitare lo spazio e sentirsi più protetti e a proprio agio. Credo che l'arte stia nel mondo, non nel mondo dell'arte, dunque, molto semplicemente, vivo ciò a cui vado incontro e accetto di vivere ciò che mi urta.
D. Quali sono le tecniche principali usate nei tuoi lavori?
R. Prediligo la pittura e la tela...per anni son stata costretta a dipingere ad acrilico..grazie a ciò ho scoperto istinto e velocità. Ho scoperto l'errore. Le velature e la profondità che si possono ottenere. Ho imparato a riassumere quasi graficamente. Ho riscoperto le matite colorate e i loro segni netti.
Ora son tornata alla pittura ad olio che adoro per la sua materia, la consistenza e la possibilità cromatica che dona.. Unendo le due esperienze mi rendo conto di aver disimparato il necessario.
Uso gli oggetti di un'installazione o i materiali di una scultura allo stesso modo in cui uso la pittura o i frame di un possibile film.
Ad ogni modo credo ci sia una tecnica adatta per qualsiasi discorso.
Ogni idea ha una tecnica e un “modo” che la rappresentano al meglio, il resto sta a noi.
D. Da dove trai ispirazione per la realizzazione delle tue opere?
R. Dalla vita, dall'osservazione di tutto ciò che mi sta attorno.
Credo che ogni evento, ogni luogo e ogni oggetto abbiano la dignità per esser dipinti.
La camera da letto di Van Ghog era semplicemente una stanza, è lui che è stato in grado di renderla interessante.
D. Che relazione tendi ad instaurare con il tuo pubblico?
R. Dipende da chi mi trovo di fronte. Se mi trovo a mio agio tendo ad instaurare rapporti d'amicizia e cerco di conoscere sempre meglio le persone con cui mi rapporto.
D. L'arte in questo millennio dal tuo punto di vista critico.
R. “Coming soon!” mi sembra il termine più adatto..
un grande show.
Noto molta confusione e credo che ci sia la necessità di tornare a basi più solide, ad una sorta di nuova classicità per ridare all'arte un senso più ampio che non siano i famosi 15 minuti di gloria predetti.
L'arte non è ne spettacolo ne business e pur includendo questi due elementi spero sempre venga posta a livelli superiori; mi sembra che abbiamo perso il senso. HEART.